Ma ho ancora la corazza addosso e le spalle sono pesanti.
Segni e ferite, come previsto, e una stanchezza ancor più pesante dello scudo.
Ci vorrà un po’ per dimenticare, o meglio per chiudere a chiave, le parole affilate e appuntite create per scavare a fondo.
E gli sguardi, senza rispetto, senza freno, come una piallatrice che avanza a occhi chiusi.
Ecco quello che ho sentito e che rimarrà dentro per sempre, come tutto il resto, come anni e giorni da sigillare.
Si richiude a chiave, ma per non riaprire questa volta.
Al di là delle metafore, vorrei poter capire cosa ti sia successo.
in qualche modo, ovunque tu sia..
ti sono vicino
appena arrivata e già scomparsa?
Ho la ceralacca se vuoi.
Elegante sigillare con quella. La marchi con le TUE inziali e ricominci da là.
Un saluto, torna presto.
M-
Grazie per la ceralacca, mi è stata utile.
🙂