Le geometrie si ricompongono finalmente.
La testa smette di pulsare e si aprono le danze dei sensi.
E’ giusto così..chi lo sa, chi se ne importa.
So solo che sento tutto vividamente, come se fosse ieri, il mio ieri.
Quello scelto, quello voluto fortemente: io contro tutti.
Un ariete impazzito e irragionevole.
Io, insomma.
E va bene così.
Sono di nuovo qui, a mordicchiarmi le labbra e a pregustare quello che sarà.
nel senso che..
lo stress comincia a farsi pesante e la posta in gioco piuttosto alta.
La cosa strana è che.. se ci pensi bene puoi darmi una piccola mano anche tu.