Come sei arrivato qui
e perchè?
Quanta strada hai percorso e da chi ti sei rifocillato?
Cosa ti ha spinto ad andare e cosa ti fa ritornare?
Me lo chiedo sempre, quando vedo un uomo consumato con lo zaino in spalla.
Sono sempre curiosa di capire il cosa e il come.
Sono senza categorie in proposito,
mi trovo sprovvista di etichette e,
se possibile,
di giudizio consapevole.
Ci vado cauta,
come sui carboni ardenti,
perchè realmente non so se sia una fuga o un lento incedere.
Non lo so,
perchè in realtà ogni viaggio è a sè,
anche se i miei son sempre fughe da qualcosa.
Ma davvero,
cos’è che fa andare?
E, soprattutto,
cos’è che non fa tornare?
Quello che fa andare è proprio il desiderio di non tornare più.
Oppure di tornare diversi da prima.
sono d’accordo con Aquila.
io scappo spesso e anche quando non dovrei farlo.
invece vacillo e resisto quando dovrei scappare.
io sono una contraddizione vivente.
ho letto già da stamani il tuo commento e con vivo interesse. è bello sapere che ci sei, che leggi e capisci. così bene.
un abbraccio, forte
Domande analoghe e ricorrenti, cara te… (http://ste965.wordpress.com/2006/11/20/citazione-e-link/)
Per me, ció che muove, é sempre la passione del cuore e dello stomaco. Anche per ritornare…
@aquilanonvedente
tornare diversi da prima credo sia quasi la prerogativa del viaggio, almeno del viaggio vissuto in un certo modo.
Perchè ci sono tanti modi di restare a casa pur viaggiando, tipico di chi ha occhi, naso e bocca ben turati..
piacere di conoscerti aquilanonvedente, mi piace il tuo nick.
@melania
La contraddizione si vive male in effetti, soprattutto se ci lascia così esposti alle intemperie. Non preoccuparti mel, ci lavorerai su, diventerà sempre più essenziale e urgente il bisogno di coltivare quello che sei e vorrai essere e le valigie del terrore, come le chiamo sempre io, smetteranno di aspettarti al varco.
Sì, ci sono mel, come posso.
E sono felice che ti sia arrivato.
@Ste
Già, cuore e stomaco.
Ste, come è bello ritrovarti.
🙂
Mi vengono in mente le parole di Battisti:
“Sì viaggiare
evitando le buche più dure,
senza per questo cadere nelle tue paure.”
Un abbraccio!
Ciao Scipio,
felice di risentirti!
Spero tu stia bene.
Ti abbraccio anch’io!
🙂