Sommariamente ordunque raccolgo pezzettini in qua e in là.
Ricordo tempi migliori e peggiori.
Tutto sommato si stava meglio quando si stava meglio.
La confusione non mi si addice, ma ohimè, mi segue fitto fitto.
Perciò, tra un calzino e uno slalom di vita, guardo le mie scarpe.
Orrida espressione “appenderle ad un chiodo”.. mai e poi mai, penso, le appenderei al chiodo. Con quello che mi sono costate..tzè.
Ed ecco spuntare un foglio burocrate: mi ricorda che sono ancora iscritta all’università.
Bene. Evito di guardarlo.
Come tutto il resto, del resto.
Evito e basta.
sob.
passo dopo un bel po’ di tempo.
un po’ di confusione e in questo stato ti faccio compagnia.
confusa sino all’inverosimile e con tanta voglia in certi momenti di appendere le scarpette a quel maledetto chiodo.
ma tengo duro. proviamoci, dai…
un forte abbraccio
ti dai al puzzle, insomma.
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