Teste chine, assorte intorno. Umanità varia e contraria. Al lavoro, messa in opera. Preoccupata. Assente.
Io levito. Come sempre: troppo terrena, troppo ultraterrena. Che se non ci fosse la mia zavorra sarei già volata via.
Semino e raccolgo. Non invidio, ma osservo. Non conto, ma tengo.
Sto bene in branco, ma vivo anche in solitaria e qualche volta mi lascio avvicinare.
Ma mai addomesticare.
Mai.
come una gatta. Che in fondo, i gatti sono molto furbi, capiscono tutto e fingono di non sapere. Solo per non farsi addomesticare. Mai.
apparentemente addomesticata. solo per i poco furbi. ululo e graffio, mordo e fuggo senza lasciare impronte. apparentemente…
@Panirlipe
Vero, come una gatta.
Ho sempre creduto al mio esser stata gatta in una vita passata.
Pregi e difetti compresi..
@Melania
Già, solo i poco furbi credono davvero che io mi lasci addomesticare.
Il post che hai scritto mi ha fatto pensare ad una persona che ho amato tanto, tantissimo, un amore cresciuto troppo in fretta, ma finito. E’ stata una delle cose più dolorose per me lasciarlo andare, ma fargli capire che sarà sempre parte di me.
Non so ancora se abbia capito.
Perchè poi qualcuno dovrebbe addomesticarti? Non avrebbe senso snaturare una persona… Eppure so che molti cercano in ogni modo di addomesticare le persone…
il mio amore è durato tanto, nato quando eravamo tanto giovani e con la massima coscienza abbiamo messo al mondo due figlie, ora adolescenti. la storia si è trascinata, proprio per cercare di fare soffrire il meno possibile le nostre bambine. perché tutti e due spaventati dal distacco. ora non è più possibile rimandare o fare finta di nulla. sono addolorata e spaventata, lo ammetto. ma consapevole. di ciò che è stato. che il padre di mie figlie fara, in un certo senso sempre parte della mia vita.
@Lorenzo
Vedi, non ha senso per me e per te snaturare una persona, e per tutti quelli che come noi che credono nel rispetto reciproco.
Cio’ vale per tutti i rapporti umani importanti: si vuol bene quando si capiscono le diversità e i limiti dell’altro.
Non è affatto semplice.
Quando i caratteri non collimano e le diversità diventano scomode, si cerca di “addomesticare” l’altro..riportandolo sulla via più consona..
Per questo è un atteggiamento così diffuso..
Grazie per esser passato di qua, verrò a dare un’occhiata al tuo blog.
A presto.
@Melania
Io sono ancora un’infante, nel senso che ancora sto scegliendo le strade da percorrere, sto costruendo.
Ancora non ho pilastri solidi per il futuro e la mia esperienza si riferisce ad un periodo molto importante per la mia vita, basilare, fondamentale direi. Ma ero e sono ancora “piccola” per intuire certe dinamiche. Non ho figli, vivo ancora sentendomi figlia (e credo tu capisca cosa voglio dire, le mie amiche con bimbi mi hanno fatto spesso capire questo passaggio) e non so come ci si sente da protagonisti.
Ma sono figlia di separati, che si sono urlati di tutto per anni, che si sono mancati di rispetto in maniera indicibile.
Mi hanno strappato di dosso il senso della famiglia, mi hanno inciso per sempre la paura della stabilità e il terrore dell’abbandono allo stesso tempo.
Da quello che dici, traspare il profondo amore e rispetto che nutri per questa persona e per la famiglia che avete costruito.
E’ bellissimo, credimi.
Questa lucidità che hai, seppur dolorosa, ti fa onore.
E ti rende ancor più donna, madre, compagna, di quello che pensi di essere.
Ti auguro di continuare a vivere il distacco necessario con questa forza, con questa consapevolezza.
Le tue figlie capiranno, credimi. Magari non subito, ma capiranno.
Arriva un momento in cui i figli diventano consapevoli delle cose della vita e smettono di guardare i genitori con gli occhi dei bambini, vedendoli per quello che sono, esseri umani, fragili e in balia di forti sentimenti, nel bene e nel male.
A me, purtroppo, è successo presto.
Ma per voi non sarà un purtroppo.
Sono qui, e provo a comprenderti.
E questo già mi fa sentire più vicina.
Ció che racconta Melania per me é giá un po’ piú lontano…cinque anni fa in questi giorni, venivo convocato per la prima volta dal suo primo avvocato.
Mia figlia aveva allora otto anni.
Imponiamo dolori inevitabili per nostra incapacitá ed in parte impossibilitá di comprendere in tempo. Cosí scegliamo il male minore frugando tra i nostri princípi, quelli che vorremmo diventassero per i nostri figli tra quelli irrinunciabili per affrontare la vita.
I figli capiscono e soffrono ma a non abbandonarli, crescono comunque bene anche se per certi versi un po’ piú in fretta.
E l’altro loro genitore, resterá per sempre anche parte della nostra vita.
L’hai scritto tu Aureolina, ed é proprio vero: “Arriva un momento in cui i figli…”.
Un abbraccio “selvatico” 🙂
che dire. Miao, of course.
Caspita! Che bel concetto! Esteso ampiamente è applicabile un po’ a tutto ciò che mi riguarda…!
Meglio una famiglia separata ma pacificaq o una famiglia insieme ma litigante?
..chissà cosa preferirebbero i ns bambini…
Di sicuro le statistiche e le ricerche ci dicono che i bambini che vivono in situazioni di grosso conflitto ( sia in famiglie unite che saparate) hanno più problemi nella crescita.
Sta ad ogni coppia calibrarsi e capire qual è la scelta migliore da fare, evitando quanto più possibile la mancanza di rispetto di cui parla aureolina.
Cioè ci possono essere coppie che pur essendo finito l’amore si rispettano e vivono con affetto ed altre per cui invece l’altro è solo un nemico.
-Quanto all’addomesticamento io mi sto preparando per un lavoro che principalmente si propone di ” addomesticare gli altri” nel senso di produrre cambiementi negli stili di vita di chi chiede aiuto. (sempre che ci sia da parte della persona la VOLONTà di cambiare)
hai dimenticato un’altra situazione: la famiglia separata e litigante, la peggiore di tutte. Ma fra cento anni esisterà ancora la famiglia?
@Francesca
Sono d’accordo sui problemi di crescita..
Cmq, produrre cambiamenti negli stili di vita di chi ha bisogno di un reindirizzamento verso una migliore qualità della vita non credo sia un atto di addomesticamento.
E’ un aiutare a trovare gli strumenti giusti già presenti dentro di noi..ma persi di vista, o una vera e propria forma di cura (nel senso di prendersi cura di..) e di rieducazione per far sì che quegli strumenti vengano acquisiti.
Ti aspetta un lavoro emotivamente molto coinvolgente e sta qui il difficile, credo. Ma da quello che ho capito, la tua è proprio una voglia di dono e di riscatto insieme.
Ti auguro di riusirci..forza e coraggio con gli esami intanto! (lo dico anche a me 😉 )
@Panirlipe
La famiglia separata e litigante è la mia specialità..il mio piatto forte. La conosco in tutte le salse..
Non so se fra cento anni la famiglia esisterà ancora, come istituzione o come nucleo..ma spero vivamente che si smetta di fare figli a casaccio, senza consapevolezza di quale impegno sia realmente un figlio, un essere che dipende totalmente da te, e di cosa voglia dire creare una famiglia e sceglierla ogni giorno.
Passo per un buongiorno. In questi giorni faccio un po’ fatica a stare a presso a tutto.
Mi sento contemporaneamente madre e figlia. Questo è un altro problema. Dare questo “dolore” ai miei genitori. so che non capiranno. Perché quando ho cercato di parlargliene hanno rifiutato il discorso. Per loro quando si mettono al mondo dei figli, comunque vada, si deve stare insieme, per il bene dei figli. Un muro su cui tutto rimbalza.
Comunque, tutto si affronta. Con coraggio. E spero di averne abbastanza.
Buona giornata e grazie, di tutto
ma com’è che dai lupi si è finiti con il parlare di famiglie e figli?
Comunque sia, è innegabile che in una coppia l’elemento scatenante, nel bene e nel male, è l’arrivo dei figli. Io a volte sono ottimista e mi convinco che anche fra tre secoli la famiglia, in una forma diversa esisterà. Ma è appunto questa diversità che mi fa paura. Per tradizione, cultura, educazione, non riesco a metabolizzare le famiglie temporanee
Ciao Melania, contenta di ritrovarti.
Anche questo dei genitori che non capiscono per me è un argomento spinoso. Mia nonna ha avuto lo stesso atteggiamento con mia madre: comunque è tuo marito, comunque bisogna stare insieme, a muso duro, costi quel che costi. Credimi, amo profondamente mia nonna, è una donna straordinaria, una donna d’altri tempi, ma so quanto ha sbagliato con sua figlia. Ha avuto un solo amore, grande grande nella vita, ed ha combattuto contro la sua famiglia per averlo. Stanno insieme da una vita i miei nonni, sono come due passerotti loro, inseparabili. Sta male uno, soffre anche l’altro. E con un esempio così, mia madre ha sofferto il doppio, si è sentita fallita. Mia nonna ha alzato un muro, invece di comprendere sua figlia, e tutto ciò ha avuto ripercussione anche su di noi, figlie inconsapevoli di un grande pastrocchio.
Vedi, si sbaglia e ci si rinchiude, generazione dopo generazione. Spero di non far lo stesso.
Quando ho scritto “madri che non amano e figlie che non ameranno” https://aureolina.wordpress.com/2007/10/20/perfetto-non-lineare/
pensavo a questo, ero esasperata da questo sistema di cose, da questo circolo vizioso di muri di gomma.
Cerca di affrontare l’argomento con chiarezza, per il vostro rapporto, che sia il più sincero possibile. E’ dura, lo so.
Io sto cominciando ora a parlare con mia madre, dopo anni di silenzio e sto ricominciando a ricucire i pezzi tra lei e mia nonna.
E’ dura, lo so.
Spero davvero di esser stata d’aiuto, almeno un po’.
E di non averti in alcun modo creato ulteriori dubbi o ansie.
@Panirlipe
e’ vero..siamo andate un po’ in là.
E’ nato da un post molto personale di Melania..ed io ho continuato qui le mie riflessioni. E’ un argomento che sento particolarmente da vicino.
La diversità fa paura per definizione, quasi. Ma non è la diversità che deve far paura, potrebbe portarci a punti di vista nuovi, forse migliori, o peggiori, chi può dirlo.
Quello che personalmente mi intimorisce è la difficoltà di comunicazione che si insidia nei nuclei familiari: sovrainformazione da una parte e ipersilenzio e indifferenza dall’altra.
Oddio, è un argomento così vasto!
che fa, ci incontriamo nel bosco la prossima luna piena?
😉
Anche io credo che la famiglia esisterà sempre sarà diversa ma ci sarà.
quanto al non abituarsi ai nuovi tipi di famiglia è una cosa normale.
Gli essere umani sono attaccati alle tradizioni e al conosciuto, il nuovo spaventa sempre un pò.
Durkheim ( uno dei padri della sociologia) + di 100 anni fa scrisse:
“questo tipo di famiglia moderna da molti è ritenuta peggiore ma non è ne migliore ne peggiore della famiglia tradizionale è solo più nuova”
Si riferiva alla famiglia nucleare ( padre + madre + figli della coppia) che stava soppiantando la famiglia patriarcale tradizionale contadina dove le diverse generazioni convivevano.
Adesso invece la famiglia nucleare sta sempre + diventando rara in un mondo di separazioni e matrimoni che finiscono.
…è sempre stato così ma il mondo si evolve….in meglio o in peggio cambia e non è possibile non seguire i suoi cambiamenti.
Quanto all’addomesticamento mi è venuto in mente il piccolo principe che addomestica la volpe , è una delle più belle pagine sull’amicizia e forse è quello quel tipo di addomesticamento che vorrei dare e ricevere….
E’ sempre bello leggerti. Confrontare la realtà che io sto vivendo in questo momento con quella delle altre persone, di persone sensibili e intelligenti. Che capiscono.
Quindi ancora grazie.
un abbraccio
Aureolina… Sei scomparsa con i lupi?
Scus scus.ora risp a tutti!
@Ste
Rimando l’abbraccio. Conosco solo un pezzetto della tua storia, ma, leggendoti, traspare il tuo equilibro, la tua correttezza. Non sai quanto sia fortunata tua figlia.
Un giorno ti racconterò di mio padre..
@Michi
Comincio a pensare che tu sia davvero un streghina..commenti al lampo, passo furtivo..nel medioevo sarebbero stati tempi duri per te 😉
@Barbie
Sono una donna, non sono una santa.. 😉
@Francesca
Ottimo commento..é vero, anche a me è venuto in mente Il Piccolo Principe..
@Melania
Grazie Melania.
Sono contenta che non ti abbia ferito quello che ho scritto.
Ti abbraccio anch’io.
@Fabio
Ci sono!! Scusa..periodo intenso..
auuu!!
in effetti ho ancora il bordo dei vestiti bruciato…
Però so di camino. Fa “casa”!!!
😉
🙂 🙂
sniff sniff!
Giornata di sole. Freddina ma bella.
Buona giornata a te…
Graz graz!
Anche qui solicino e freddo secco, come in montagna!
🙂
Vivo bene da randagio, mi gratto, mangio, bevo ululo, abbaio, poi preso dall’euforia corro…ed è a quel punto che il lancinante dolore al collo e l’improvvisa capriola all’indietro mi ricordano che per quanto sogno, ascolto e respiro libertà ho un guinzaglio che me la toglie.
Eccoci a una nuova settimana…
Buon inizio…
@23
Ahi! Proprio guinzaglio?!..
mmm..chissà, forse hai ragione.
@Melania
Grazie! Spero inizi bene anche per te..
Un bacio..
Quando hai un attimo di tempo, passa da me.
Ti aspetta un “premio” (o qualcosa di simile).
Buona serata
Tranquilla e prenditi tutto il tempo che vuoi. Non c’è alcuna fretta.
Un abbraccio
eppure a me piacerebbe a volte essere addomesticata, concedere all’altro/a il lusso di sorprendermi. 🙂
Buona serata
uè, io ho fatto pure in tempo a tornare dalla vacanza.
Signorina, dove siamo finite?
😉
passo per un rapido saluto domenicale.
un sorriso
Ciao a tutti!
grazie dei passaggi e dei salutini, tutti apprezzatissimi!
Mi sono un po’ concentrata sullo studio, non ho avuto molto tempo, ma mi farò perdonare!
Un abbraccio a tutti!
🙂