Mi sento un po’ come un codice Morse:
punti e linee sospese,
apparentemente incomprensibili.
Ma chi mi ama mi interpreta.
Allora va bene così.
Magari mi arricchirò anche di virgole e contrappunti,
e sarò un nuovo codice,
un nuovo alfabeto
per pochi e interessati estimatori.
Chissà..spazierò qua e là fra le righe
e non sarò mai centrata:
sempre un tono sopra o uno sotto:
chè è proprio così che vivo.
Ma si sa: alti e bassi fanno una buona media.
E le sfumature dicono di più dei toni precisi e determinati.