Ricordiamoci di ricordare ogni tanto,
e di stare al passo coi sensi
ché la vita questo è,
percorso, ciottoli e smarrimento.
I miei progetti vanno avanti,
il disincanto si perde via via dietro alla pratica
e l’ordine necessario cancella l’imprevisto.
Non l’avrei mai detto di me, così persa dietro alle nuvole pesanti
mi ritrovo a smuovere le tende, a pulire il palcoscenico, a fare luce.
Se con un po’ d’ordine si perde l’armonia e lo smarrimento
forse si riacciuffa il concreto e la terra solida
e tutto il materiale d’inquietudine e di visione
viene chiuso in cantina, scatolone dopo scatolone.
Non importa, chi lo sa.
Mi lascio dietro un colore, tanti suoni e un po’ di fango,
ché quello serve sempre..a costruire e a riportare al dove e al come.