Non mi avevano avvertito,
non me l’avevano detto.
L’ho scoperto via via.
L’irruenza ha lasciato il posto alla pacata riflessione,
a volte assomiglia alla rassegnazione,
a volte sfiora uno stato di saggezza quasi contemplativa.
Mi guardo da vicino e mi dico che non sono io, che non mi riconosco.
Che non mi conosco.
Sto solo giocando, con il tempo e con le cose.
Capisco che tutto passa, ma in che modo?
I miei occhi diventano sempre più grandi,
vedono meno,
eppure proprio per questo, di più.
Quanto tempo ho perso,
e amori lasciati indietro,
passioni svuotate,
aspettative accantonate.
Forse sono solo in attesa di vestire panni più larghi,
più adatti a me.
Allora sono in transizione..
..mutazione?