Stasera ero veramente stanca: mi sono addormentata alle 10, credo.
E’ un avvenimento inconsueto, di solito sono nottambula, ma siamo a fine settimana e in questo periodo sto dormendo pochissimo, non solo per i soliti impegni universitari.
Il periodo pre natalizio per me è un po’ critico: dormo sempre poco e male.
Così, dicevo, stasera sono crollata.
Mi sono risvegliata 20 minuti fa ed ora sono più che sveglia: un dramma.
Spero di riaddormentarmi.
Ho fatto un giro alla tele: si vede che la sera non la guardo mai (poco anche il giorno, forse a cena).
Ho visto che a quest’ora, già seconda serata, ci sono programmi interessanti: ho visto un po’ di tv7 su rai 1, e mi è venuta tanta nostalgia.
E’ un programma che mi piace molto, fatto bene, chiaro, di attualità non retorica.
Ma soprattutto, come quark, è un pezzo di vita: lo guardavo con papà.
Già, siamo sotto Natale, il pensiero va sempre lì.
Famiglia non-famiglia la mia.
Vite e schemi spezzati, mancanze continue.
Ed io che non dormo ancora.
Onora il padre e la madre
e onora anche il loro bastone,
diceva De Andrè.
Io non l’ho mai fatto.
Sono bravissima a contare le mancanze.
Ed ora, sono più i vuoti che i pieni a farla da padrone.
Sto cercando di riempirli, ma, se potessi, il Natale proprio lo salterei.
Probabilmente, avrebbe l’effeto di una buona tazza di latte: triptofano a volontà e sonni tranquilli.
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