Sono rimasta di nuovo incastrata nel mio labirinto personale.
E’ buffo, penso di aver imparato la strada dalle mille strade già percorse e invece sbatto sempre il muso in un nuovo vicolo cieco.
Sbaglio o si moltiplicano all’infinito le non vie d’uscita?
Ma si moltiplicheranno all’infinito anche le uscite?
Perchè ho l’impressione che il labirinto cresca con me, dentro. A volte mi sento sopraffatta, dalle voci, dai rumori di fondo troppo alti. Non riesco a pensare, a capire, a concentrarmi su me stessa, su chi sono, su cosa voglio.
Eppure so chi e cosa non voglio essere. Almeno questo.
Sono così arroccata sul mio sgabello altissimo da non riuscire più a raggiungere chi mi sta intorno, laggiù. E non so se mi piace.
Di sicuro mi difende però.